E' arrivato l'autunno con le prime giornate di freddo. In questo periodo, oramai da qualche anno, la Capitale e i suoi dintorni si vanno animando di feste e festicciuole che scimmiottano il grande e celebre Octoberfest bavarese, probabilmente indirizzate ai poveri sciammannati come noi che non possono permettersi l'originale tedesco. Saranno pure delle scopiazzature maccheroniche e sarà anche vero che non siamo neanche arrivati ad Ottobre, ma l'avete capito o no che dove c'è birra ci sono gli Amici?!
Ci fiondiamo nella mischia, facendoci avvolgere, almeno nell'immaginazione, dalle procaci e odorose atmosfere birraie tedesche.
Eccoci dunque all'Octoberfest di Ciampino, giunto alla sua 4° edizione. Lo spazio è situato in Viale J.F. Kennedy 66, in una grande tensostruttura capace di accogliere all'incirca 500 persone. Il parcheggio non è grandissimo. Anche per questo, vi consigliamo di arrivare per l'ora di cena. Siamo accolti da un'atmosfera euforica e confusionaria, degna delle migliori sagre di paese. Il nostro iniziale scetticismo si dilegua in un lampo. La gente affolla il tendone, i tavoli e le panche in legno, si accalca alle casse e davanti al bancone della cucina. Gran caldo. Una cover band di Vasco anima la serata, accompagnando piacevolmente il pasto dei visitatori.
Dolce panorama di Monaco di Baviera |
Un'occhiata al menu, sembra appetitoso. Salsicce, wurstel, crauti, gulash, cotolette e le immancabili patatine fritte. Siamo decisamente affamati, ma raggiungere le casse si rivela più arduo del previsto. Per via dell'enorme calca, tutti gli ordini vengono temporaneamente bloccati, costringendoci a restare per una buona mezz'ora impalati come broccoli davanti alle casse. Qualcuno rinuncia e se ne va, noi non demordiamo. La lunga attesa viene infine ripagata. Ci servono un abbondante piatto di wurstel, crauti e patatine fritte: 8,50 euro. Dal lato birraio, ci abbeveriamo alle spine delle più celebri bavaresi, HB e Paulaner. 5 euro mezzo litro, 8 euro per il boccalone da un litro. Più che onesto per un piatto che ci sazia e per una birra che scorre lungo il gargarozzo in maniera facile e veloce, fresca, spillata in maniera corretta, beverina al 100%.
Magari non saremo a Monaco di Baviera e le scollature delle cameriere risultano molto al di sotto delle nostre aspettative, ma l'atmosfera, i sapori, i suoni, gli odori e la birra ci riempiono di soddisfazione. Salutiamo l'allegra compagnia, ancora intenta a brindare e bisbocciare, e raggiungiamo la macchina.
Guardiamo l'orologio. La serata è ancora giovane. Non ancora paghi dell'amato nettare di malto, decidiamo di dirigerci allora verso l'Oktoberfest di Capannelle, a Roma.
Quello che troviamo, purtroppo, è quanto di più profano e pacchiano potessimo immaginare. Bancarelle di braccialetti e ninnoli, giostre, smercio di prodotti siciliani, pizza, tabacchi, perfino un banchetto di Scientology! Più che un Oktoberfest, sembra la copia triste dell'estate romana, una festa parrocchiale o un luna park di quartiere. Ovunque campeggia il marchio della Spaten. Adocchiamo il menu: i prezzi sono più alti di circa il 50%. Prima di attaccarci al boccale, decidiamo di farci un giro. Tra calcinculo, balli western (in perfetto stile bavarese), biliardini e bancarelle ci passa anche la voglia di prenderci una birra. Alziamo i tacchi, riversiamo il nostro astio sul banchetto di Scientology e ce ne torniamo a casuccia.
Un voto: Oktoberfest di Ciampino 7 e mezzo; Oktoberfest di Capannelle: 4 meno.
Parola degli Amici