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A settembre il Sir Daniel's, pub-birreria in zona Trieste per chi non lo conoscesse, ha riaperto i battenti con una sorpresa per tutti i suoi avventori: un bellissimo impianto da 14 spine. Siamo andati a dare un'occhiata.
Avevamo già recensito il locale in un nostro vetusto post. Leggendolo vi spiegherete perchè siamo rimasti piacevolmente colpiti non appena messo piede all'interno. Qualcuno ha finalmente riattaccato la luce, rintonacato le pareti, levato di mezzo l'armatura arrugginita. L'impianto all'ingresso fa il suo bell'effetto, così come la lavagna con la carta delle birre.
La luce di converso rivela quanto la clientela sia ancora molto "teen/bimbominkia" così che qualche maligno suggerisce di inserire tornelli all'ingresso del locale o, peggio ancora, di... riabbassare di nuovo le luci! :)
Scherzi a parte, il locale ha fatto veramente un salto in avanti e ce ne rallegriamo. L'offerta birraria alla spina soprattutto è variegata e quanto mai originale. Troviamo Toccalmatto, Extraomnes, Menaresta, Birrificio Italiano, più altre chicche provenienti da Danimarca e Stati Uniti. Inutile mandarle a memoria, la rotazione al Sir è d'obbligo.
Veniamo alle note dolenti. Non sappiamo se sia stata colpa del venerdì o se siamo capitati in un giorno sfortunato, in ogni caso, il servizio è stato abbastanza carente. Per la nostra ordinazione, che ad un certo punto si è pure persa senza essere mai più ritrovata, abbiamo aspettato più di mezz'ora. La birra era mooolto fredda, quasi ghiacciata, e spillata un po' alla mastrogiovanni. Le cric-croc servite come stuzzicchino infine erano un residuato bellico della campagna di Russia. Peccato.
Prezzi onesti. Volendo assegnare un voto conclusivo alla serata potremmo dire che, cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia.
Avevamo già recensito il locale in un nostro vetusto post. Leggendolo vi spiegherete perchè siamo rimasti piacevolmente colpiti non appena messo piede all'interno. Qualcuno ha finalmente riattaccato la luce, rintonacato le pareti, levato di mezzo l'armatura arrugginita. L'impianto all'ingresso fa il suo bell'effetto, così come la lavagna con la carta delle birre.
La luce di converso rivela quanto la clientela sia ancora molto "teen/bimbominkia" così che qualche maligno suggerisce di inserire tornelli all'ingresso del locale o, peggio ancora, di... riabbassare di nuovo le luci! :)
Scherzi a parte, il locale ha fatto veramente un salto in avanti e ce ne rallegriamo. L'offerta birraria alla spina soprattutto è variegata e quanto mai originale. Troviamo Toccalmatto, Extraomnes, Menaresta, Birrificio Italiano, più altre chicche provenienti da Danimarca e Stati Uniti. Inutile mandarle a memoria, la rotazione al Sir è d'obbligo.
Veniamo alle note dolenti. Non sappiamo se sia stata colpa del venerdì o se siamo capitati in un giorno sfortunato, in ogni caso, il servizio è stato abbastanza carente. Per la nostra ordinazione, che ad un certo punto si è pure persa senza essere mai più ritrovata, abbiamo aspettato più di mezz'ora. La birra era mooolto fredda, quasi ghiacciata, e spillata un po' alla mastrogiovanni. Le cric-croc servite come stuzzicchino infine erano un residuato bellico della campagna di Russia. Peccato.
Prezzi onesti. Volendo assegnare un voto conclusivo alla serata potremmo dire che, cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia.
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