domenica 16 dicembre 2012

No.au

Piazza di Montevecchio 16, Roma
06 45652770
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Birra TOTALE
Cucina
Locale

Orfani di un paio di Amici, dispersi in giro per il mondo alla faccia della crisi, ci inoltriamo per le viuzze del centro di Roma alla scoperta del No.au, il nuovo locale di Bonci, Leonardo Di Vincenzo e Teo Musso nei paraggi di piazza Navona.

Mettete in conto una bella passeggiata per il centro storico, parcheggiare nei pressi del locale è impossibile. Se poi siete degli impediti come noi, mettete anche in conto di perdere venti minuti tra i vicoli della "Roma perduta" a cercare di capire dove diavolo siete finiti.

Il No.au è un locale sperimentale, nato come vetrina per i prodotti di nicchia dei due più grandi birrifici artigianali italiani, Baladin e Birra del Borgo, oltre che di alcune eccellenze vinicole nostrane, a cui si affianca l'estro culinario di Gabriele Bonci. Probabilmente, proprio per questo suo carattere esclusivo sembra non sia riuscito in questi sei mesi ad accattivarsi la simpatia delle grandi masse. Quello che noterete immediatamente arrivando al locale, sarà il contrasto tra il silenzio della piazzetta e la cagnara che avrete incontrato lungo la strada.

L'interno è articolato su due spazi non molto ampi, arredati in uno stile minimal-eclettico che ricorda molto quello dell'Open Baladin. Nel complesso è informale e gradevole. Il banco con le spine è posto proprio all'ingresso, con 6 vie di cui tre a pompa.

L'offerta di birre alla spina, come annunciato, è originale e di qualità, anche se non notiamo una particolare rotazione dall'ultima volta che siamo venuti: Stelle e strisce, Noel, Isaac, Keto reporter, Rubus, direi che sono sufficienti a far gongolare qualsiasi birrofilo. Il pezzo forte del locale sono però le birre in bottiglia, o "alla mescita" come amano chiamarle qui. Vere e proprie chicche che non troverete in nessun altro (o quasi) locale romano.

Iniziamo con un paio di spine, Rubus e Keto di Birra del Borgo, accompagnandole con un tagliere di prosciutto tagliato a mano. Proseguiamo la cavalcata spostandoci sulle bottiglie, ReAle in kilt e Imperiale. Terminiamo con un assaggio offerto dalla casa di Enkir barricata. Tutto ottimo. Soltanto l'Imperiale ci delude: corpo poco importante, caffè e cacao non così netti come ci si aspetterebbe da un'imperial stout, prezzo (16€) esagerato.

Alziamo il culetto dalla sedia solo quando veniamo cacciati per la chiusura, ma non ce ne andiamo prima di aver scambiato quattro chiacchere con il personale, simpatico, gentile, ma soprattutto competente.

Il no.au rappresenta un unicum a Roma, sia per l'offerta di birre, che per la propria filosofia. Capita raramente di trovare dietro al bancone qualcuno che sappia veramente cosa sta vendendo e che curi la qualità del servizio e del prodotto con tanta attenzione. Il suo limite principale sono, inutile negarlo, i prezzi della gastronomia, a tratti demotivanti.

Se siete stanchi delle solite birre da beershop e cercate un luogo in cui assaggiare qualcosa di veramente unico non potete mancare di fare un salto al No.au.


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